Mariluna sta raccogliendo ricette di tiramisù: se ne avete una con cui contribuire, pubblicatela e lasciate qui il link al post, entro il prossimo 10 giugno.
Io le regalo questa.
L'idea iniziale era quella di preparare un tiramisù salato, ma poi mi sembrava una cosa esagerata, fuori luogo (in pratica, una cafonata), ed ho ripiegato sul dolce, affidandomi ad una coppia inossidabile: ricotta e arancia. Un tiramisù che sa molto di cannolo... posso ribattezzarlo "alla siciliana"?
Per prepararlo non c'è bisogno di avere per le mani arance fresche, cosa che permette di gustarlo 12 mesi l'anno (e senza cercare affannosamente primizie fuori stagione). Però ci si deve ricordare di preparare le conserve necessarie, a tempo debito!
Per 2 persone servono:
150 gr di ricotta vaccina freschissima
50 gr di zucchero semolato
1 uovo (albume e tuorlo separati)
1 cucchiaino di polvere d'arancia
6 savoiardi
2 cucchiai di liquore all'arancia*
2 cucchiai di gelatina d'arance**
Con le fruste elettriche montare lo zucchero con il tuorlo, quand'è bello chiaro unire la ricotta setacciata, la polvere d'arancia e continuare a lavorare finché la crema sarà... cremosa. Con una spatola amalgamare l'albume montato a neve fermissima.
Diluire il liquore con due cucchiai d'acqua.
Rompere i savoiardi, metterne due metà sul fondo di ciascuna coppetta, inzupparli con un po' di bagna liquorosa e coprire con un primo strato di crema; disporre i restanti 1/2 savoiardi, bagnare anche questi, coprire con la rimanente crema e distribuire sopra la gelatina di arance. Tenere in frigorifero per 2 ore prima di consumare.
*io ho usato la grappa delle arance sotto spirito che preparo a Natale: si tagliano a metà le arance (ben lavate, comunque usate quelle bio) e si pongono in vasi sterilizzati (tipo quelli da marmellata). In una casseruola si sciolgono 250 gr di zucchero con 100 ml d'acqua, si fa bollire per due minuti con due belle stecche di cannella e poi si fa riposare finché si raffredda. Si toglie la cannella, si miscela con 1/2 litro di grappa (io ho usato un tipo invecchiato in barrique), si versa sulle arance e si chiudono i vasi. Il tutto va fatto riposare per qualche settimana, al buio, prima di essere consumato. Queste fettine d'arancia sono ottime servite con muffins alla cannella o tortine paradiso monoporzione.
**in realtà non è una vera e propria gelatina (solida), ma una marmellata fatta soltanto con il succo delle arance: si spremono le arance, si pesa il succo ottenuto, si aggiunge zucchero pari a metà del peso del succo, si fa cuocere il tutto in una casseruola d'acciaio larga e non troppo alta. Quando la marmellata arriva alla giusta consistenza si invasa a caldo. La morte sua è sul gelato fiordilatte.
Le bucce non si buttano ma si fanno seccare per ottenere la polvere d'arancia, oppure si tritano finissime a coltello e si congelano utilizzando le vaschette per i cubetti di ghiaccio: avrete pronta buccia d'arancia grattugiata e porzionata, in qualsiasi momento dell'anno.
Ma insomma, ricontandole alla fine, quante ricette ci sono in questo post???
Approfitto di questo spazio per dei ringraziamenti:
alla sopracitata Mariluna, che mi ha rimproverata a dovere (è un controsenso? per niente!)...
... ai gestori della Trattoria per avermi inclusa nella top five rivoluzionaria, e alla carissima Roxy, non solo per avermi premiata ma perché ultimamente ci sta deliziando con certi dolci che sono un vero schianto!
Purtroppo non sono molto brava a redistribuire premi... ogni volta vado in crisi e rinuncio. E così mi sa che passo anche stavolta (che ci volete fare, non c'ho il carattere... chi mi conosce bene dice che sono "rustega"... mi sa tanto che hanno ragione...).
L'idea iniziale era quella di preparare un tiramisù salato, ma poi mi sembrava una cosa esagerata, fuori luogo (in pratica, una cafonata), ed ho ripiegato sul dolce, affidandomi ad una coppia inossidabile: ricotta e arancia. Un tiramisù che sa molto di cannolo... posso ribattezzarlo "alla siciliana"?
Per prepararlo non c'è bisogno di avere per le mani arance fresche, cosa che permette di gustarlo 12 mesi l'anno (e senza cercare affannosamente primizie fuori stagione). Però ci si deve ricordare di preparare le conserve necessarie, a tempo debito!
Per 2 persone servono:
150 gr di ricotta vaccina freschissima
50 gr di zucchero semolato
1 uovo (albume e tuorlo separati)
1 cucchiaino di polvere d'arancia
6 savoiardi
2 cucchiai di liquore all'arancia*
2 cucchiai di gelatina d'arance**
Con le fruste elettriche montare lo zucchero con il tuorlo, quand'è bello chiaro unire la ricotta setacciata, la polvere d'arancia e continuare a lavorare finché la crema sarà... cremosa. Con una spatola amalgamare l'albume montato a neve fermissima.
Diluire il liquore con due cucchiai d'acqua.
Rompere i savoiardi, metterne due metà sul fondo di ciascuna coppetta, inzupparli con un po' di bagna liquorosa e coprire con un primo strato di crema; disporre i restanti 1/2 savoiardi, bagnare anche questi, coprire con la rimanente crema e distribuire sopra la gelatina di arance. Tenere in frigorifero per 2 ore prima di consumare.
*io ho usato la grappa delle arance sotto spirito che preparo a Natale: si tagliano a metà le arance (ben lavate, comunque usate quelle bio) e si pongono in vasi sterilizzati (tipo quelli da marmellata). In una casseruola si sciolgono 250 gr di zucchero con 100 ml d'acqua, si fa bollire per due minuti con due belle stecche di cannella e poi si fa riposare finché si raffredda. Si toglie la cannella, si miscela con 1/2 litro di grappa (io ho usato un tipo invecchiato in barrique), si versa sulle arance e si chiudono i vasi. Il tutto va fatto riposare per qualche settimana, al buio, prima di essere consumato. Queste fettine d'arancia sono ottime servite con muffins alla cannella o tortine paradiso monoporzione.
**in realtà non è una vera e propria gelatina (solida), ma una marmellata fatta soltanto con il succo delle arance: si spremono le arance, si pesa il succo ottenuto, si aggiunge zucchero pari a metà del peso del succo, si fa cuocere il tutto in una casseruola d'acciaio larga e non troppo alta. Quando la marmellata arriva alla giusta consistenza si invasa a caldo. La morte sua è sul gelato fiordilatte.
Le bucce non si buttano ma si fanno seccare per ottenere la polvere d'arancia, oppure si tritano finissime a coltello e si congelano utilizzando le vaschette per i cubetti di ghiaccio: avrete pronta buccia d'arancia grattugiata e porzionata, in qualsiasi momento dell'anno.
Ma insomma, ricontandole alla fine, quante ricette ci sono in questo post???
Approfitto di questo spazio per dei ringraziamenti:
alla sopracitata Mariluna, che mi ha rimproverata a dovere (è un controsenso? per niente!)...
... ai gestori della Trattoria per avermi inclusa nella top five rivoluzionaria, e alla carissima Roxy, non solo per avermi premiata ma perché ultimamente ci sta deliziando con certi dolci che sono un vero schianto!
Purtroppo non sono molto brava a redistribuire premi... ogni volta vado in crisi e rinuncio. E così mi sa che passo anche stavolta (che ci volete fare, non c'ho il carattere... chi mi conosce bene dice che sono "rustega"... mi sa tanto che hanno ragione...).