Marmellata di frutti di bosco

Il post è veloce (perché è bello cominciare la settimana con una giornata di spiaggia, ma adesso la stanchezza si fa sentire), la ricetta pure (veloce e persino banale... no, non banale: piuttosto, un classico del periodo estivo).
Qualcuno guarderà inorridito la vaschetta di fragole (della Valsugana, se questo può salvane un pochino la faccia) provenienti dal supermercato, che poco hanno a che spartire con prati e boschi... e allora, diciamolo pure, nemmeno quei mirtilli (acquistati dal fruttivendolo) saranno stati colti da una selvaggia siepe montana...
solo dei lamponi posso certificare la provenienza, non di bosco ma di orto (quasi lagunare), quello di mio suocero: ma la tentazione di sposarli ad altri piccoli frutti in un marmellata dal sapore montanaro era troppo forte.

La preparazione è delle più semplici: mescolare la frutta (le fragole vanno tagliate a metà o in 4, a seconda della dimensione) con zucchero (in quantità pari a metà del peso della frutta) e succo di limone (1 ogni 1/2 kg di frutta), lasciar macerare per qualche ora, quindi cuocere la marmellata (schiumando se e quando necessario) finché raggiunge la giusta consistenza (fare la prova piattino: mettere su un piatto una goccia di marmellata, che raffreddandosi deve raggrinzire al tatto e non scivolare inclinandolo). Invasare a caldo (come spiegato qui).
La marmellata di frutti di bosco ha un amico per la pelle: il burro!


Questa marmellata partecipa alla raccolta di Gatto goloso: