Oggi mi sento un po'... strana (è una sensazione indefinibile quella che provo quando ci penso): tra qualche ora vedo finalmente le prime copie del libro!
Nei prossimi giorni ne parlerò con maggiore dovizia di particolari.
Intanto posto una ricetta adatta a questa (climaticamente) bellissima giornata: non so che tempo faccia dalle vostre parti, qui c'è sole, cielo blu e aria frizzante, pare quasi di stare nel midi francese (con un po' di immaginazione... ma capitemi: qui in laguna, il cielo estivo di solito varia dall'azzurro pallido al grigio ad una odiosissima sfumatura giallognola... ).
Di pollo avevo già parlato tempo fa. Non ne acquisto spesso, ma se mi gira di mangiarne e non ne ho di scorta (o se mi serve per lavoro), mi rivolgo ad una macelleria di Mestre che vende prodotti avicoli di un'azienda agricola padovana, che non utilizza metodi intensivi ma alleva polli ed affini all'aperto, nutrendoli bene e lasciando che i loro tempi di crescita siano quelli biologici. Ovviamente costano un po' di più, rispetto a quelli degli allevamenti intensivi, ma è tutta un'altra storia, e non sta scritto da nessuna parte che bisogna nutrirsi di pollo (e di carne in generale) tutti i giorni (a questo proposito ce ne sarebbe da parlare per delle ore, ma non credo direi niente che non sia già stato detto da medici, ecologisti, animalisti, storici, economisti con un briciolo di cervello...).
Nei prossimi giorni ne parlerò con maggiore dovizia di particolari.
Intanto posto una ricetta adatta a questa (climaticamente) bellissima giornata: non so che tempo faccia dalle vostre parti, qui c'è sole, cielo blu e aria frizzante, pare quasi di stare nel midi francese (con un po' di immaginazione... ma capitemi: qui in laguna, il cielo estivo di solito varia dall'azzurro pallido al grigio ad una odiosissima sfumatura giallognola... ).
Di pollo avevo già parlato tempo fa. Non ne acquisto spesso, ma se mi gira di mangiarne e non ne ho di scorta (o se mi serve per lavoro), mi rivolgo ad una macelleria di Mestre che vende prodotti avicoli di un'azienda agricola padovana, che non utilizza metodi intensivi ma alleva polli ed affini all'aperto, nutrendoli bene e lasciando che i loro tempi di crescita siano quelli biologici. Ovviamente costano un po' di più, rispetto a quelli degli allevamenti intensivi, ma è tutta un'altra storia, e non sta scritto da nessuna parte che bisogna nutrirsi di pollo (e di carne in generale) tutti i giorni (a questo proposito ce ne sarebbe da parlare per delle ore, ma non credo direi niente che non sia già stato detto da medici, ecologisti, animalisti, storici, economisti con un briciolo di cervello...).
Questa ricetta, molto semplice, è una rivisitazione di un piatto mangiato a Parigi, l'avevo gradito (perché era preparato bene) ma il ripieno di ricotta e spinaci era troppo anonimo (anche se in quel caso aveva senso perché il rotolo era accompagnato da una saporita salsa al formaggio), così ho pescato dal balcone un po' di erbette aromatiche e quello che ne è venuto fuori mi è piaciuto di più (d'altra parte siamo in giugno, c'è il sole, l'estate è ormai arrivata e le erbe aromatiche fresche trasformano anche il più semplice dei piatti in qualcosa di speciale).
Magari piacerebbe anche a lei... perché se devo essere sincera nemmeno io impazzisco per il petto di pollo - troppo asciutto per i miei gusti. Ma fatto così resta morbido morbido.
Questo rotolo viene bene anche con il tacchino, ma soprattutto con il coniglio (un coniglio disossato, di peso medio, va bene per 6 persone).
Per 4 persone (2 rotoli):
1 petto di pollo di circa 500 gr
150 gr di ricotta (ultimamente l'ho usata un po' troppo? comunque qui ci sta, e secondo me anche meglio di pancetta/mortadella/prosciutto generalmente utilizzati per farcire i rotoli di carne)
sale
pepe bianco
2 foglie grandi (o 4 piccole) di salvia
2 rametti di ciascuna delle seguenti erbe: rosmarino, santoreggia, dragoncello
Dividere il petto di pollo in due metà e batterle, per allargarle ed appiattirle nei punti più alti (mettendoci sopra un foglio di pellicola la cosa risulta più facile).
Salare e pepare leggermente la carne, distribuire sopra la ricotta e cospargere con le erbette triturate. Arrotolare e legare con spago da cucina. Oliare una padella e rosolare bene i due rotoli, su tutti i lati, salare e pepare anche all'esterno, coprire e cuocere per 30 minuti, a fuoco moderato e facendo evaporare ogni tanto.
A fine cottura far intiepidire (non raffreddare), affettare, disporre su un piatto da portata caldo e bagnare con una cucchiaiata di fondo di cottura (che va sgrassato e fatto restringere).
Magari piacerebbe anche a lei... perché se devo essere sincera nemmeno io impazzisco per il petto di pollo - troppo asciutto per i miei gusti. Ma fatto così resta morbido morbido.
Questo rotolo viene bene anche con il tacchino, ma soprattutto con il coniglio (un coniglio disossato, di peso medio, va bene per 6 persone).
Per 4 persone (2 rotoli):
1 petto di pollo di circa 500 gr
150 gr di ricotta (ultimamente l'ho usata un po' troppo? comunque qui ci sta, e secondo me anche meglio di pancetta/mortadella/prosciutto generalmente utilizzati per farcire i rotoli di carne)
sale
pepe bianco
2 foglie grandi (o 4 piccole) di salvia
2 rametti di ciascuna delle seguenti erbe: rosmarino, santoreggia, dragoncello
Dividere il petto di pollo in due metà e batterle, per allargarle ed appiattirle nei punti più alti (mettendoci sopra un foglio di pellicola la cosa risulta più facile).
Salare e pepare leggermente la carne, distribuire sopra la ricotta e cospargere con le erbette triturate. Arrotolare e legare con spago da cucina. Oliare una padella e rosolare bene i due rotoli, su tutti i lati, salare e pepare anche all'esterno, coprire e cuocere per 30 minuti, a fuoco moderato e facendo evaporare ogni tanto.
A fine cottura far intiepidire (non raffreddare), affettare, disporre su un piatto da portata caldo e bagnare con una cucchiaiata di fondo di cottura (che va sgrassato e fatto restringere).