La parola che mi viene in mente in questo momento, pensando alla stagione che oggi inizia, è: easy. Magari è solo una questione di suono (quella s dolce dolce che esce dalla bocca in un sussurro), ma, come in altri casi, la parola inglese risulta molto evocativa. Il termine italiano "facile" ha un che di (troppo) pratico, concreto: sembra avere radici che l'ancorano a terra, limitandone il significato. Easy non è solo facile, è leggero come i petali sugli alberi, che il vento di marzo gioca a spargere. E' semplice come aprire la finestra e cogliere dai vasi sul balcone qualche fiore spontaneo (perché sono gli stessi che si trovano nei campi in questo momento), per rendere speciale il piatto più spartano, come queste insalate.
Peccato non avere qui, per questioni geografiche, le primule selvatiche che da bambina, nelle Langhe, scoprii essere ottime nelle misticanze primaverili, e che lei (che ha la fortuna di vivere proprio lì) ieri ha così ben presentato.
Peccato non avere qui, per questioni geografiche, le primule selvatiche che da bambina, nelle Langhe, scoprii essere ottime nelle misticanze primaverili, e che lei (che ha la fortuna di vivere proprio lì) ieri ha così ben presentato.
La prima insalata unisce foglie di radicchio rosso, cicorino (non sembra anche questo un fiore? è bellissimo!), una frisella (ammorbidita spruzzandola d'acqua) spezzettata e condita con l'olio aromatico, violette e fiori di rosmarino (appena arrivano gli asparagi bianchi, tenete a mente la minestra!).
Per la seconda ho utilizzato ancora cicorino, radicchio verde da taglio, uova (adesso è la loro stagione), violette, pratoline e ancora fiori di rosmarino.
Non si tratta solo di piacevoli giochi cromatici, anche il palato viene gratificato; e alcuni accostamenti, come nel caso di uova e pratoline, sembrano creati ad arte da madre natura, che proprio in questo momento dell'anno ci regala a profusione le une e le altre.
Per la seconda ho utilizzato ancora cicorino, radicchio verde da taglio, uova (adesso è la loro stagione), violette, pratoline e ancora fiori di rosmarino.
Non si tratta solo di piacevoli giochi cromatici, anche il palato viene gratificato; e alcuni accostamenti, come nel caso di uova e pratoline, sembrano creati ad arte da madre natura, che proprio in questo momento dell'anno ci regala a profusione le une e le altre.
Per chi volesse provare ad utilizzare anche altri fiori edibili, consiglio questo bel libro, che io ho acquistato la scorsa primavera da Eataly.
Nel pomeriggio sarò in campagna per raccogliere violette (dove vado a prendere ortiche ce n'è un tappeto, il loro profumo quasi stordisce!) e fiori di tarassaco. Per farci che? Ve lo dico nei prossimi giorni :D
Buon fine settimana a tutti!
Nel pomeriggio sarò in campagna per raccogliere violette (dove vado a prendere ortiche ce n'è un tappeto, il loro profumo quasi stordisce!) e fiori di tarassaco. Per farci che? Ve lo dico nei prossimi giorni :D
Buon fine settimana a tutti!