Il viaggio a Torino in giornata ancora si fa sentire: un tour de force iniziato con sveglia alle 5, concluso con la meritata nanna 20 ore dopo, e in mezzo 10 ore di treno, un pranzetto al volo con Sandra, l'incontro con gli amici di Cibele e la presentazione di Pippi, piccola grande cuoca.
Questo, sommato agli altri impegni di lavoro, alle inevitabili scadenze dell'anno scolastico agli sgoccioli (solo una masochista poteva offrirsi di impersonare Cappuccetto Rosso alla recita scolastica...) e alla voglia di tirare tardi ogni tanto, dato che questo è il clima ideale per serate all'aperto, prima del grande caldo estivo... tutto questo, dicevo, si trasforma poi un cocktail micidiale. Una sensazione di continua mancanza di sonno (anche quando dormo a sufficienza) e un affaticamento muscolare veramente insopportabile.
Bene, ora la finisco di lamentarmi e parlo un po' di cucina.
Di quella, più elaborata e impegnativa, che non ho il tempo di mettere in pratica (ops... avevo detto che la piantavo di lamentarmi...) non faccio ovviamente parola. E poi, sarà perché sento nei polpacci i primi veri caldi, ma in giornate come questa ho voglia di cose che mi diano energia senza sovraccaricare tutto il resto (che abbia a che fare anche con la prova bikini che mi attende al varco???).
Ecco, io adoro questa preparazione, il labne. Ricordo a questo proposito un bel post di Elena, e anche uno di Kja. Il labne lo preparo spesso, d'estate: metto lo yogurt a sgocciolare la sera, ed il mattino ho il formaggio pronto per la colazione, o per il pranzo in spiaggia.
Per prepararlo, basta versare lo yogurt bianco intero in un colino (rivestito di un tovagliolo pulito e non troppo grosso). Si pone su una ciotola dove scenderà il siero, si copre con un piatto o un coperchio, si mette in frigorifero e dopo alcune ore il formaggio è pronto. Ci andrebbe anche il sale, ma io preferisco preparalo senza ed aggiungerlo dopo, se serve.
E' buonissimo anche solo con un giro di olio extravergine d'oliva e una spolverata di erbe aromatiche, ma poi è perfetto in tutte quelle preparazioni che richiedono del formaggio fresco e cremoso.
Questo, sommato agli altri impegni di lavoro, alle inevitabili scadenze dell'anno scolastico agli sgoccioli (solo una masochista poteva offrirsi di impersonare Cappuccetto Rosso alla recita scolastica...) e alla voglia di tirare tardi ogni tanto, dato che questo è il clima ideale per serate all'aperto, prima del grande caldo estivo... tutto questo, dicevo, si trasforma poi un cocktail micidiale. Una sensazione di continua mancanza di sonno (anche quando dormo a sufficienza) e un affaticamento muscolare veramente insopportabile.
Bene, ora la finisco di lamentarmi e parlo un po' di cucina.
Di quella, più elaborata e impegnativa, che non ho il tempo di mettere in pratica (ops... avevo detto che la piantavo di lamentarmi...) non faccio ovviamente parola. E poi, sarà perché sento nei polpacci i primi veri caldi, ma in giornate come questa ho voglia di cose che mi diano energia senza sovraccaricare tutto il resto (che abbia a che fare anche con la prova bikini che mi attende al varco???).
Ecco, io adoro questa preparazione, il labne. Ricordo a questo proposito un bel post di Elena, e anche uno di Kja. Il labne lo preparo spesso, d'estate: metto lo yogurt a sgocciolare la sera, ed il mattino ho il formaggio pronto per la colazione, o per il pranzo in spiaggia.
Per prepararlo, basta versare lo yogurt bianco intero in un colino (rivestito di un tovagliolo pulito e non troppo grosso). Si pone su una ciotola dove scenderà il siero, si copre con un piatto o un coperchio, si mette in frigorifero e dopo alcune ore il formaggio è pronto. Ci andrebbe anche il sale, ma io preferisco preparalo senza ed aggiungerlo dopo, se serve.
E' buonissimo anche solo con un giro di olio extravergine d'oliva e una spolverata di erbe aromatiche, ma poi è perfetto in tutte quelle preparazioni che richiedono del formaggio fresco e cremoso.
Ieri avevo comprato le prime albicocche della stagione, poi c'erano le ultime noci da rompere, e il miele a questo punto era imprescindibile. Questi bocconcini possono essere serviti indifferentemente all'inizio o alla fine di un pasto, perché funzionano sia da antipasto che da dolce. Provare per credere.
Soprattutto, è una di quelle non-ricette che profumano di Mediterraneo, di vacanze, di sole, mare, vento caldo...