Alla fine del precedente post avevo anticipato ricette greche... ma poi, pensandoci bene, che cosa ho mangiato più volentieri, in Grecia? Tutte cose di cui non è necessario pubblicare la ricetta: frutta fresca, insalate, olive, formaggi, verdure saltate velocemente in padella, tanto street food (quintali di koulouri, cui i miei bambini ripensano con grande nostalgia!) e soprattutto tanto, tantissimo yogurt, da solo, come base di dolci o accompagnamento di piatti salati (polpette, gyros...). Lo yogurt con la conserva di noci di Thassos è stato un must della vacanza!
Che bello cucinare piatti veloci e allegri nella minuscola (e ormai ex) cucina di Caterina, inondata di sole durante il giorno, piena delle voci della città la sera... i piatti dell'estate e di uno spazio geografico senza veri confini, il Mediterraneo: dove sapori, profumi, colori si rincorrono, scavalcano frontiere, riesumano ricordi, fanno sentire a casa l'italiano in Spagna, lo spagnolo in Maghreb, il maghrebino in Grecia, il greco in Siria, il siriano nel Midi francese...
Così, invece che una ricetta greca, preparo qualcosa di trasversale, con uno dei frutti-simbolo del Mediterraneo, i fichi.
Fichi che fruttificano copiosi sull'albero di una coppia di cari amici (Paola, vulcanica ex collega d'ufficio, e Fulvio, instancabile inventore di storie), e ricevuti in omaggio al termine di una bella serata di letteratura e musica nella loro casa fuori Treviso.
Rispetto ad un tradizionale crumble, ci sono poca farina, pochissimo burro e neanche l'ombra di zucchero. Io non amo particolarmente i dolci in cui i fichi vanno zuccherati e poi cotti (non mi piace la marmellata di fichi), ma questo gratin l'ho mangiato davvero di gusto!
Per uno stampo da 24 cm di diametro:
8 grossi fichi fioroni
3 cucchiai di farina di riso finissima
30 gr di burro
1 manciata di mandorle
1 manciata di semi di girasole
1 manciata di semi di zucca
1 cucchiaio di semi di papavero
1/2 bicchierino di marsala secco
Sbucciare i fichi, tagliarli e metà e disporli sullo stampo leggermente unto di burro.
Rompere grossolanamente le mandorle in un mortaio. Fare le briciole con burro e farina, quindi unire tutti gli altri ingredienti e distribuire il composto sui fichi.
Infornare a 200° per 20-25 minuti, poi passare sotto il grill ancora per qualche minuto. Far intiepidire e servire.
Che bello cucinare piatti veloci e allegri nella minuscola (e ormai ex) cucina di Caterina, inondata di sole durante il giorno, piena delle voci della città la sera... i piatti dell'estate e di uno spazio geografico senza veri confini, il Mediterraneo: dove sapori, profumi, colori si rincorrono, scavalcano frontiere, riesumano ricordi, fanno sentire a casa l'italiano in Spagna, lo spagnolo in Maghreb, il maghrebino in Grecia, il greco in Siria, il siriano nel Midi francese...
Così, invece che una ricetta greca, preparo qualcosa di trasversale, con uno dei frutti-simbolo del Mediterraneo, i fichi.
Fichi che fruttificano copiosi sull'albero di una coppia di cari amici (Paola, vulcanica ex collega d'ufficio, e Fulvio, instancabile inventore di storie), e ricevuti in omaggio al termine di una bella serata di letteratura e musica nella loro casa fuori Treviso.
Rispetto ad un tradizionale crumble, ci sono poca farina, pochissimo burro e neanche l'ombra di zucchero. Io non amo particolarmente i dolci in cui i fichi vanno zuccherati e poi cotti (non mi piace la marmellata di fichi), ma questo gratin l'ho mangiato davvero di gusto!
Per uno stampo da 24 cm di diametro:
8 grossi fichi fioroni
3 cucchiai di farina di riso finissima
30 gr di burro
1 manciata di mandorle
1 manciata di semi di girasole
1 manciata di semi di zucca
1 cucchiaio di semi di papavero
1/2 bicchierino di marsala secco
Sbucciare i fichi, tagliarli e metà e disporli sullo stampo leggermente unto di burro.
Rompere grossolanamente le mandorle in un mortaio. Fare le briciole con burro e farina, quindi unire tutti gli altri ingredienti e distribuire il composto sui fichi.
Infornare a 200° per 20-25 minuti, poi passare sotto il grill ancora per qualche minuto. Far intiepidire e servire.