Torna il pista la vostra paladina dei "poveri ma buoni" :-)
Oggi si nobilitano... le carrube!
Molto apprezzate in altri tempi, si trovano ancora sui banchi dei supermercati anche se i loro estimatori sono scesi drasticamente di numero.
Certo, sono dure, spaccadenti... quanto un croccante che si rispetti... quindi mi sono detta: e perché non farci proprio il croccante, con le carrube?
E insieme ho pensato ci sarebbero stati bene i semi di zucca, altro snack "povero ma buono". Profumando il tutto con la polvere d'arancia, che è "povera ma buona" pure lei, visto che nasce dal recupero delle bucce.
(ripassiamo tutti insieme la preparazione della polvere d'arancia: si toglie dal frutto la buccia con un pelapatate, così non c'è il rischio di usare inavvertitamente anche la parte bianca, che è amara. Si mette a seccare - sul termosifone va benissimo - e poi si polverizza).
E ora la ricetta.
CROCCANTE DI CARRUBE E SEMI DI ZUCCA
300 gr di zucchero
2 cucchiai d'acqua
succo di limone (1 cucchiaino)
2 carrube (faranno circa 40 gr)
50 gr di semi di zucca sgusciati
1/2 cucchiaino di polvere d'arancia
Armarsi di tagliere, coltello trinciante e olio di gomito, e tagliare a pezzetti (minuscoli) le carrube. Eliminare i semi.
In una casseruola d'acciaio dal fondo pesante, sciogliere a fuoco dolce lo zucchero con l'acqua e il succo di limone. Mescolare con frequenza, finché lo zucchero diventerà di un bel colore biondo (non bruno.. biondo!).
A questo punto, spegnere la fiamma e versare nello zucchero le carrube, i semi di zucca e la polvere d'arancia. Amalgamare bene, attendere un paio di minuti perché la temperatura scenda un po', poi colare l'impasto (a scelta):
su un piano di marmo unto d'olio (metodo tradizionale);
su una placca, sempre unta d'olio (che magari è più probabile abbiate a portata di mano);
su un foglio di carta da forno (metodo che consiglio vivamente, perché il più pratico).
Se lo colate bene, cioè in maniera uniforme, si livella da solo.
Mentre si intiepidisce, con un coltello (unto di olio) tagliare il croccante a quadrati o losanghe, cosicché, una volta raffreddato completamente, sarà più facile dividerlo in pezzi.
Quindi, quando è freddo, staccarlo dal piano di marmo/placca, o togliere la carta (per chi ha optato per questo metodo).